A pochi minuti da Alba, a un’oretta da Torino, una Langa vera, poco antropizzata, poco sfruttata turisticamente e che pertanto piace di più. Il panorama, come quasi ovunque da queste parti, è mozzafiato e abbraccia colline, vigneti, borghi e crea quell’atmosfera indescrivibile che fa stare bene.
Immersa tra i filari dove l'uva Nebbiolo diventa Barbaresco, Villa Garassino è una perla della famiglia Miroglio. Agriturismo o, meglio, accoglienza di classe in ambiente rurale con cinque camere e un bistrot dove gustare la cucina rigorosamente locale proposta da uno chef, Christian Naso, di origini calabresi ma con importanti collaborazioni in locali del territorio e quindi impregnato di piemontesità. Insieme a Ilaria Santorelli, responsabile della struttura, formano un giovanissimo binomio, determinato, professionale e conscio di lavorare in un ambiente esclusivo, con prodotti unici, i vini di Tenuta Carretta in primis. Il percorso inizia con un fiore di zucca fritto e continua con un florilegio di cucina piemontese: battuta, vitello tonnato comme il faut, goduriosi plin, filetto di maialino impanato, intervallati da una nota mediterranea dove gli gnocchi incontrano le vongole. Strizziamo così l’occhio ai fossili che arricchiscono le zolle circostanti e che ci ricordano di quando il mare ricopriva la zona. Gli abbinamenti? Spaziano tra i vini di casa sin dall’Alta Langa in aperitivo: da quelli locali a quelli prodotti in Bulgaria che sorprendono e intrigano. Uno per tutti? Un Pinot nero del 2017 prodotto nella Thracian Valley - Edoardo Miroglio Winery - dal colore soave e dai profumi di frutti rossi, fragola soprattutto che incanta. Stefano Servetti, anfitrione e compagno di convivio insieme a Ilaria, aperto e ambasciatore a 360 gradi della sua terra, non esita a servire anche un bel Sinquanteut del 2019 di Renato Fenocchio. Questa è la Langa che amo, dove la promozione del territorio, della propria cultura passa anche attraverso le etichette dei colleghi. Chapeau! Alla faccia di sterili campanilismi cui siamo troppo spesso abituati.
Torneremo presto sui vini perché meritano un intero capitolo a parte, sena scordare gli aceti che sono un’altra passione di Stefano e con l’acetaia che non deve essere vista solo come scrigno del lato negativo del vino ma come una pagina a parte della grande storia dell’enologia e dove dovremmo focalizzare anche l’attenzione, noi enogastronomi, in fase di accostamenti culinari e ricette. Troppo spesso se ne scorda l’importanza, sin dalla conservazione degli alimenti che, all’origine, era la funzione principale dell’asil.
Villa Garassino
Strada Rizzi, 18 – Treiso (Cn)
Tel: +39 0173 328185 | +39 345 0056512
Ottima recensione....Ho già voglia di andarci....