Sapori internazionali al Mercato Centrale
- alessandro felis
- 5 apr
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 2 giorni fa
La parola “mercato” mi ha sempre affascinato. Quando insegnavo agli studenti dell’agrario, ricordo la definizione pomposa: “il mercato è il luogo dove si incontrano la domanda e l’offerta”. E il mercato, quello fisico, con le bancarelle, risponde perfettamente alla definizione economica anche se preferisco, la descrizione meno tecnica ma più romantica della tavolozza di profumi, sapori e colori che si propongono agli acquirenti che vengono in loco per vedere, scegliere e acquistare, interfacciandosi con coloro che producono e vendono.

I mercati orientali con gli effluvi delle spezie che lambiscono le narici, mi hanno sempre affascinato; già da bambino, quando leggevo di Shéhérazade, i racconti delle Mille e una Notte, il califfato di Baghdad, immaginavo variopinte esposizioni dove perdersi e viaggiare con la mente. Eppoi ho un forte legame, per motivi famigliari, con la cucina maghrebina. Non potevo che accorrere e partecipare alla nascita della nuova bottega “La cucina marocchina” costola del locale milanese LellaMama della giovane, determinata ed efficientissima Sanaa Salmi. Originaria di Ouarzazate, a ridosso del deserto sabbioso del Sahara, Saana arriva in Italia a 10 anni, prima in Veneto e poi a Milano che raggiunge, quasi casualmente, salendo sul primo treno in partenza, un giorno che la sua mente vagava, desiderosa di nuovi orizzonti. Gli studi linguistici, molte esperienze lavorative per sbarcare il lunario e la carriera di hostess che sfuma perché poco a poco, il fuoco sacro della cucina la pervade. E così nasce, l’oggi affermatissimo ristorante milanese e l’avventura continua con l’apertura torinese al Mercato Centrale.
Couscous, tajine di pollo e di vitello, zuppe, tante verdure, e le spezie che sono il denominatore comune della cucina marocchina ma mai invadenti, mai dominanti, addomesticate ai gusti piemontesi. Il tutto accompagnato, ça va sans dire, dal tè alla menta e condito con il sorriso di questa figlia del deserto.
Pochi giorni dopo la scoperta della tavola marocchina, ecco un’altra esperienza, internazionale, questa volta, completamente nuova per il sottoscritto. Dall’Africa al Sudamerica, spostandosi di pochi metri, cambia il continente, cambia l’atmosfera e ci si immerge in una nuova esperienza gastronomica. Juliana Martins da Silva e Julio Cesar Barros Albano ci accolgono e propongono la cucina di famiglia brasiliana. I piatti della condivisione, del piacere di ritrovarsi intorno a ricette che nascono per unire e riunire.

La degustazione che mi ha coinvolto era un susseguirsi di molti “assaggi” (decisamente copiosi) che hanno visto prima una miriade di delizie fritte tra cui riporto: la Coxhina, un antipasto che può ricordare i nostri arancini siciliani e i Kibe, tipiche crocchette di carne e bulgur. Ma tante altre erano le polpette, crocchette, anche con ripieni di formaggio che sono poi risultate leggerissime e digeribilissime. A seguire gli immancabili piatti di carne, come la Picanha (taglio di bovino tipico) o le tantissime varietà di spiedini (compresi quelli di cuoricini di pollo), il tutto con il contorno di riso in bianco e zuppa di fagioli. Uno spaccato goloso e significativo della passione della giovane coppia di Belo Horizonte che nei fine settimana studiava le ricette tipiche locali e i segreti della cucina mineira, della regione nord-ovest di Minas Gerais.
E poi, immancabile, una selezione di Caipirinha, Capiroska e Cachaca brasiliana, per un sapore carioca che scalda l’atmosfera. Ma anche qualche interessante birra.
Mercato Centrale – Piazza della Repubblica, 25 - Torino
Tel: +39 011 089 8040
La cucina marocchina
I Sapori del Brasile


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