Finalmente una giornata di sole dopo l’inizio primavera piovoso che, se non altro, scongiura, per ora, la carenza idrica per le nostre campagne. I candidi nuvoloni ricamati sull’azzurro del cielo indicano che la tregua sarà di breve durata ma aggiungono bellezza e fascino a una giornata di evasione in Langa. Preferisco sempre indicare al singolare la zona delle colline vitate piemontesi più famose al mondo, come susano gli indigeni.
Un nuovo locale, aperto da settembre, è la meta della giornata. Il rammarico per le piole che visitavo da giovane, le considerazioni sulla ristorazione che tende a una cucina gourmet passe-partout si dissolvono presto e la visita diventa entusiasmo da condividere e rivivere, appena possibile.
Ambientazione, accoglienza, cucina e cantina. Quattro parole che racchiudono l’essenza di una giornata riuscita. Sulla prima c’è poco da dire, Luca Orilia, titolare e direttore, ha scelto bene e creato un’oasi di benessere laddove la Natura propone bellezza allo stato puro. E poi ha saputo imbastire tutto quanto desidera un cliente in cerca di buona tavola, servizio efficiente, sommesso e garbato e con una proposta di vini che non si ferma al territorio. Ampia gamma di Champagne, lontana dalle etichette scontate. Il mio nazionalismo gastronomico, un po’, mi fa storcere il naso ma poi l’amore per le cose buone e il mio lato transalpino hanno il sopravvento e apprezzo, tantissimo.
Il tavolo rotondo ampio, dalla vetrata, offre l’impagabile panorama delle colline patrimonio dell’Unesco, con la torre di Barbaresco che svetta e ricorda dove nasce il principe dei vini del territorio che molti vedono, in un ipotetico colpo di stato enoico, re delle mense. Il barman, Niccolò Odicini, propone un Metodo Classico di oltre 30 mesi sui lieviti, della cantina di famiglia (Cascina Casanella). Il mio primo Dolcetto spumantizzato è una bella sorpresa che diventa compagno dell’intero percorso gastronomico che si divide tra il rigore locale e la creatività. Piatti della carta che si ritrovano proposti in due menu dai nomi azzeccati ed evocativi: Certezza, percorso Langa (65 €) e Oltre (80 €) per dare spazio alla mano dello chef di origine umbre, Emanuele Bellomo.
Deliziosi gli amuse bouche serviti su porcellane che ripropongono il paesaggio ondulato langarolo. Il coreografico burro di Occelli montato a neve con acqua frizzante che arricchisce pane e grissini fatti in casa merita l’encomio oltre a una citazione all’Oscar delle tentazioni culinarie. Perfetta la cottura della quaglia e foie gras col fondo di zenzero e soja che crea un bel connubio e godurioso il bottone di guancia di vitello e verza. Tutti i piatti esaltano i sapori delle materie prime e regalano piaceri che, non sempre, sono di casa nella ristorazione gourmet. Al reparto dessert, la frolla limone e meringa, la tarte au citron meringuée dei francesi mi seduce. La squadra è molto giovane, tutti trentenni, con il pasticcere che con i suoi 23 anni fa crollare la media ma regala promesse di un sempre più dolce futuro.
Caffè e sublime piccola pasticceria, nel giardino terrazzato, regalano un’ultima chicca e una chiacchierata con Luca ed Emanuele, origini di Genova e Foligno ma che si sono incontrati pochi mesi fa in Piemonte e hanno sposato un progetto che, sin dai primi passi, risulta vincente. Entrambi, inoltre, sono accomunati dall’avere mosso i primi passi in questo mondo molto precocemente, a 14 anni per il titolare e a 5 per lo chef che già stendeva la pasta col mattarello per aiutare la nonna. Nelle precedenti esperienze di cucina, Emanuele ha incrociato anche il maestro e amico, Luciano Regaldo, che non posso non nominare tanto ha marcato l’insegnamento alberghiero piemontese e che, oggi ancora, seppure in pensione, calca la scena delle cucine che contano per trasmettere e…imparare.
E poi, ancora da ricordare, Living, la proposta, solo apparentemente più sbrigativa; un altro plus di questa Visione della cucina, del paesaggio e perché no della vita. Una breve carta con alcune proposte (ostriche e gamberi fritti, nocciole e maionese di lime in primis) da accompagnare a una buona bottiglia o a un cocktail (alcuni specificamente creati come Ipervisione). Quando? A qualsiasi ora per godere di momenti impagabili e prenderne Visione!
Visione
Strada Nicolini Basso 34 - Tre Stelle – Barbaresco (Cn)
Tel: +39 328 134 0218
Comments