Ventinove anni per un locale sono un traguardo ragguardevole. Specie in tempi in cui ristoranti aprono, chiudono, si spostano, cambiano gestione e/o chef e ti ritrovi un ristorante uzbeco dove il giorno prima c’era una piola piemontese. Sì perché i ventinove anni (29, facciamo come sugli assegni, in lettere e in numeri) del Birichin e i sette (7) del bistrot The Egg sono tanto più importanti che sono sempre con al timone il fondatore di quest’isola felice dove cucina e fucina di idee vanno a braccetto: Nicola Batavia, chef mattatore che definire istrionico è quasi riduttivo.
Sin dalla cucina a vista che negli anni 90, in città, era una novità assoluta, si innova a tutti i livelli. In campagna, ricordo ancora alcune locande in cui addirittura si passava dalla cucina per accedere alla sala, tempi in cui non esistevano le ASL!!! Un po’ defilata dal centro, via Monti, giovedì scorso è diventata il fulcro di un evento per che causa l’importante anniversario, per una sera è diventata punto d’incontro di un team poliedrico internazionale impegnato nella realizzazione di un menu degno del festeggiamento. Una cena per concentrare la vita dello chef che ospitava e celebrare le sue esperienze internazionali racchiuse nelle mani dei colleghi che componevano un patchwork tanto variegato quanto integrato e con una logica inappuntabile.
Vale un Perù, Smith’s British, Solo Qui, Tellia, Amaury Fromager e Alberto Marchetti, sono i locali co-protagonisti dell’evento, i cui titolari formano la compagine che il tempo di una serata è la squadra dove il resto del mondo è racchiuso piatti cult molto significativi per la sfera intima dei ricordi e decisamente apprezzati dai fortunati partecipanti. Il ceviche col maracuja e l’uovo in camicia su muffin inglese con salmone rimangono indelebili nel ricordo della serata, il risotto di Nicola il suo tributo inappuntabile e il pollo Sichuan, una prova per uomini duri che lascia la bocca infuocata trovando poi il giusto refrigerio nello squisito gelato di Marchetti che conclude i festeggiamenti. Cala il sipario sul “World dinner”, non sul Birichin che continua il suo cammino, mai banale, mai scontato per altri festeggiamenti perché sicuramente chef Batavia starà già immaginando qualche altra avventura in cui coinvolgere clienti e amici ma soprattutto in cui lanciarsi per esternare tutta la sua passione per questo mestiere che interpreta con il rigore del cuoco e l’estro dell’artista.
Birichin
Via V. Monti, 16/a – Torino
Tel: +39 011 65 74 57
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