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Immagine del redattorealessandro felis

Che Bella Verbania con Che Bolle!

Che Bolle! Il nome dell’evento è fuorviante. Potremmo pensare a una manifestazione per soli vini spumanti ma non è così. In fondo ce ne sono tante… Vediamola piuttosto come un “che bolle in pentola dalle parti delle cantine e delle cucine” con una forte dominanza di presenze dal Piemonte e dal Nord della Penisola con in più una bella rappresentanza siciliana. Ma non solo, il vino non ha frontiere e la nostra Italia secerne quanto di meglio si possa degustare!


Villa Giulia a Pallanza (Verbania) è una location d’incanto; domenica 12 e lunedì 13 scorsi il suo grazioso parco affacciato al Lago Maggiore si è addobbato di bancarelle proponenti vini, ça va sans dire, e qualche chicca gastronomica per il piacere dei - purtroppo - pochi visitatori.


La mia prima uscita pubblica dopo la chiusura sanitaria - lockdown proprio non riesco a dirlo - assumeva un sapore tutto particolare: ritrovare amici, colleghi e poi la sensazione di benessere, quell’adrenalina che ti stimola quando parli in pubblico! L’incubo sembrava lontano, la Bestia sotto controllo - forse non è proprio così -, ci voleva e ringrazio l’organizzazione che ci ha provato a ripartire con la normalità dell’incantevole, magico, ammaliante mondo vitivinicolo.

I viali alberati, deliziosamente fioriti e variopinti si animavano: alcune degustazioni guidate dei vini della Cantina Produttori Erbaluce di Caluso per confermare che il bianco canavesano non è un fermo da bere solo entro l’anno ma può affinare e giovarsi del legno dei tonneaux da 500 litri. Spumantizzato e passito, che dire? Lo sappiamo che queste due tipologie si addicono alla perfezione al vino che come vuole una leggenda - amo sempre ricordarla - deve il nome alla ninfa Albaluce, figlia dell’Alba e del Sole, vissuta nella notte dei tempi nel grande lago che sorgeva a nord di Torino nell’era Quaternaria.


I due giorni mi hanno permesso di fare alcune scoperte e rivedere viticoltori già conosciuti in altre situazioni. Paolo Ferri e la signora Daniela presentavano i loro intriganti nettari, figli di Suno, un territorio vicino e la cantina Puntozero da Lonigo portava notevoli declinazioni delle uve internazionali racchiuse in eleganti etichette. Colline Novaresi e Colli Berici, tra le tante denominazioni presenti, sono territori vocati all’enologia. Le due cantine succitate come degne ambasciatrici dei rispettivi territori hanno impreziosito la rassegna. Il tempo clemente e la temperatura ideale erano gli indispensabili corollari al meeting di quasi mezza estate.


I vignaioli sono artisti della terra, del tempo e alcuni loro “colleghi” erano presenti a Verbania per completare la proposta che si arricchiva della cultura nelle sue varie forme: pittura, artigianato e scrittura che potrete scoprire sul sito della manifestazione.


A presto per altre passeggiate romantiche sui laghi italiani accompagnati da pregiati calici e, auguriamocelo, da tanti visitatori.



Per info sui prossimi eventi:

Silvio Bruni - +39 393 885 5733








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