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Canelli, l’altro Moscato!

Venti produttori per circa 600.000 bottiglie, questi i numeri in estrema sintesi che riassumono la realtà dell’Associazione Produttori Moscato di Canelli. Viticoltore, enologo, uomo del vino a tutto tondo, il presidente Gianmario Cerutti, già alla testa dell’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana racconta la storia di questa compagine nata nel 2001: “Una manciata di produttori di Moscato d’Asti nell’area di Canelli fonda l’Associazione con l’intento di individuare uno standard superiore di qualità del vino prodotto con l’uva Moscato d’Asti. A partire dalla vendemmia 2011 il disciplinare di produzione riconosce tre sottozone: Santa Vittoria (Cn), Strevi (Al) e Canelli (At - Cn) nell’ambito della DOCG Moscato d’Asti. Dopo un lungo iter, il 12 maggio 2021, a Roma, il Comitato Nazionale Vini DOP e IGP approva la proposta di disciplinare della DOCG Canelli. Si attende solo più il riconoscimento UE a Bruxelles.” Come dire che ci siamo quasi. Una denominazione più restrittiva rispetto a quella da cui deriva, che comprende esclusivamente terreni collinari e di soli 18 comuni compresi tra Langhe e Monferrato.


In tutti questi anni, l’Associazione non è rimasta con le mani in mano e le occasioni per promuovere

uno dei vini più conosciuti e apprezzati all’estero sono state molteplici. Arrivato alla settima edizione il tour gourmet “Il Canelli e i colori del vino” cambia pelle e diventa un vero e proprio itinerario che dal 2 luglio al 1° dicembre abbraccia luoghi significativi del mosto d’uve parzialmente fermentato. E il primo appuntamento non poteva che essere a Canelli, all’Osteria Meravigliati, nel cortile dell’Enoteca Regionale, ieri sera. Accarezzati da una leggera brezza, la serata nasce sotto i migliori auspici e gioca con i sensi, gli abbinamenti, proponendo alcune etichette di Canelli con i piatti del locale, stuzzichini salati che trasformano il classico aperitivo in una lunga serata dove il vino dolce sfida piatti tradizionalmente accompagnati a vini secchi. Il tris di acciughe dà il La per un percorso fuori dagli schemi ma che riporta tutto sommato alla tradizione della merenda sinoira dove i vini dolci che accompagnavano taglieri di salumi e formaggi stagionati non erano così rari. Variegata la tavolozza di vini, a dimostrazione di quanto, anche il Moscato, possa proporre caratteristiche sensoriali molto diverse tanto da esprimere accostamenti particolari e diversificati. Fuori dagli schemi il Riserva 2016 di Cascina Cerutti. Chi ha detto che questi vini vanno solo bevuti giovani?


Factotum della serata, Davide Canina che, con la sua regia, ha contribuito in modo essenziale alla riuscita della serata estiva. I prossimi incontri? Venerdì 26 agosto in Piazza San Leonardo sempre a Canelli, si va di mixology e poi 3 cene in altrettanti locali blasonati della zona: San Marco il 29 settembre, Casa Crippa il 27 ottobre e il 1° dicembre si chiude a Santo Stefano Belbo da Guido di Costigliole.


Cin cin col Canelli, ça va sans dire, che entra di diritto alla corte dei grandi piemontesi!


Associazione Produttori Moscato Canelli

Via Giuliani, 29 – Canelli (AT)




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