Non sono qui per riproporre l’annosa questione della ristorazione degli alberghi, dei luoghi comuni, di una cucina internazionale, troppo spesso passe-partout adatta a turisti mordi e fuggi e poco incline alle esigenze di una clientela gourmet. Non lo faccio anche perché ormai, in Italia, in Piemonte abbiamo superato questo stadio e i progressi fatti nel settore sono sotto gli occhi di tutti. Basta pensare alla situazione che conosco meglio, quella torinese, e ricordare che gli allori per gli chef dei palace cittadini sono molti, meritati e assodati.
Il Cavalieri di Bra con le sue 88 camere, di proprietà della famiglia Montà, noti imprenditori locali è facilmente raggiungibile dalle arterie stradali e si pone come sicuro riferimento per l’accoglienza. Oggi Renzo Montà, che dirige in prima persona la struttura, ha deciso di puntare anche sulla ristorazione che doveva rompere col passato e sfoggiare una vesta più attuale, moderna ma senza snaturare le radici legate a un territorio che è una fonte inesauribile di ricchezze. Crocevia tra Langhe e Roero, cuore del Piemonte, Bra potrebbe vivere di buon cibo e grandissimi vini.
La sala ristorante, molto classica, è calda ed elegante. In cucina arriva Federico Cardona, giovane cuoco locale – anche se ha tenuto a specificarmi che è di Sommariva Bosco, la precisione è d’uopo – che dimostra buon talento e, cosa rara di questi tempi, molta umiltà e desiderio di crescere. La carta, allineata alle tendenze attuali, non pecca di originalità ma i piatti degustati sono fatti bene e potranno soddisfare gli ospiti dell’albergo e, con qualche aggiustamento qua e là e una spruzzata di brio, attirare anche dall’esterno. Ben realizzato l’uovo in crosta, topinambour e fonduta di Grana. Molto interessante nella sua semplicità il baccalà in olio cottura con una sauce hollandaise come raramente mi è capitata: quasi una rivisitazione o forse una ispirazione all’aïoli provenzale con verdure e pesce, ma soprattutto con l’idea geniale del peperone che completa alla perfezione i sapori del piatto. Pasticceria e panificazione molto interessanti. Mi auguro che nelle prossime visite si confermerà questa tendenza di cucina, tutto sommato semplice, attenta all’attualità, senza troppi voli pindarici.
Carta dei vini equilibrata, dai ricarichi leggeri, cosa non da poco di questi tempi. Ottimo il Sangiovese de La Spinetta che ha accompagnato la cena, consigliato dal sempre in forma Riccardo Moia, direttore che all’occorrenza si muove in sala e non solo…
Cavalieri – Il Principe
Piazza Giovanni Arpino, 37 - Bra (Cn)
Tel: +39 0172 421516
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