Conosco Mehdi El Omari da circa due anni, abbiamo parlato molte volte insieme, condiviso anche l’esperienza di una lezione all’alberghiero di Carignano ma in fondo solo una volta avevo avuto l’occasione di assaggiare la sua cucina. Era stato l’anno scorso peraltro in una serata a quattro mani con Andrea Larossa e quindi non particolarmente significativa ai fini di una valutazione che rischiava di risultare spuria.
Le telefonate degli ultimi mesi per raccontare le novità, le aspettative, le speranze e sempre l’entusiasmo, quella voglia di fare, di emergere, a volte un tantino velata di presunzione, che in un ragazzo di 29 anni sono linfa vitale e, per chi scrive, condivisione di una passione che rassicura e fa ben sperare per il futuro.
E poi arriva l’annuncio del locale di San Secondo di Pinerolo, Casa Pautasso diventa il nuovo laboratorio creativo per la fervida mente e luogo di contaminazione – nel senso positivo – di culture gastronomiche e non solo. Mehdi, il suo essere, la sua formazione sono figli di un melting pot dove le esperienze arricchiscono e si completano. Lasciato il Marocco in fasce, ne ha comunque assorbito il fascino, la tradizione delle spezie, il matrimonio tra carne e frutta, i colori, i profumi, la bellezza delle ceramiche, le tajine e quel senso di libertà, evasione che solo il Maghreb ti sa dare. Poi Bergamo, oltre all’accento, gli ha regalato una forte attenzione per le materie prime e i formaggi di malga, saporiti, intensi che presto arriveranno a completare il “plateau de fromages” di Casa Pautasso ora anche Casa Mehdi. E, in corso di affinamento, il Piemonte, i nostri prodotti, Fassona in primis che integrano la carta del ragazzo figlio del vento dell’Atlante e ora operativo ai piedi del Monviso valli e di una cultura valligiana, apparentemente chiusa, che già apprezza l’iniezione di freschezza arrivata alle porte di Pinerolo.
Giovedì sera, il tempo inclemente, la pioggia battente, non invitano alla trasferta fuori porta ma la dimora colore mattone, appare come agognata e rassicurante meta, emergente da buio e umidità. L’invitante giardino quasi sbeffeggia, non è serata, ma sarà romantica proposta per la bella stagione. Sala accogliente, moderna e al piano interrato un lungo tavolo per gruppi di amici separato da una vetrata dalla cantina a vista dove scegliere le etichette da una proposta di 200 con molti Champagne e il territorio pinerolese che si fa strada tra blasonate cantine non solo nazionali.
Il percorso, proposto dallo chef, piace e convince. La tartare di Fassone si rinvigorisce con elementi vegetali e il whisky torbato; la capasanta alla puttanesca, una bella intuizione che presto sarà in carta; gli spaghetti aglio, olio e peperoncino sono un gioco in cui Mehdi si diverte e conquista i palati e l’abbinamento col piacevolissimo, intrigante Trivium del laziale Podere Orto – Sangiovese, Ciliegiolo, Grechetto – dimostra la non comune dimestichezza del cuoco con i vini; una lode per gli gnocchi di zucca e triglia bardata di lardo e la dissetante zuppa di verdure e frutta come predessert la cui bagna, chiudendo gli occhi riporta alle carovane che attraversavano il Sahara con i basti carichi di coriandolo, anice, cannella e mille inebrianti sentori. Piccola chicca: ogni piatto si accompagna di un pane specifico.
Bravo Mehdi!!! Continua così, non ti lascia distrarre dalle chimere, dalla voglia di strafare, hai trovato la tua dimensione, l’opportunità di esprimere il tuo notevole potenziale e presto, sicuramente, il tuo accento assumerà qualche sfumatura piemontese insieme alla pacatezza delle Valli Pinerolesi che possono cullare e fare crescere un nuovo grande chef, venuto da lontano questa volta. Maddalena in sala, calata, forse solo provvisoriamente, in un ruolo non suo come ammette sinceramente, è brava, sorridente, volenterosa e nasconde molto bene la sua mancanza di esperienza.
Menu da 35 a 75 €. Voglio provare la nuova carta quanto prima!
Mehdi a Casapautasso
Via Delio Godino 17/a - San Secondo di Pinerolo (To)
Tel: +39 0121 502717
http://casapautasso.it/ - casapautasso19@gmail.com