I locali in riva al Po, al nostro fiume, mi hanno sempre attratto. Sicuramente perché racchiudono una delle tante anime della città, forse la meno conosciuta, quella che vedeva fiorire molteplici piole dove si consumava il pesce preso nelle acque che scorrevano sin dal Monviso, accompagnato da qualche vinello della Collina. Altri tempi, abitudini scomparse – anche i pesci -, rimane il retaggio emotivo e la voglia di vedere rivivere alcuni – tutti sarebbe troppo bello – di questi locali così impregnati di storia locale.
Ricordo quando, da ragazzo, accompagnavo un anziano cugino, in estate, a mangiare al fresco di Goffi Del Lauro e trovo rassicurante, tremendamente emozionante e velatamente nostalgico avere forgiato il nome che oggi riporta a tutto quanto c’è stato, tutto quello che ha rappresentato, con uno sguardo che, prorompente, guarda al presente e al futuro.
La ristrutturazione è convincente, l’atmosfera, quella che volevo trovare: d’antan con il passato che riemerge un po’ ogni dove, i materiali locali sapientemente valorizzati e la sensazione di essere a casa: sala da pranzo, salotto, cantina e cortile. Quattro ambienti, una stessa filosofia imperniata sulla semplicità, tratti lineari, ben definiti e di squisita bellezza. Mi verrebbe dire che ritroviamo lo stesso filo conduttore in cucina dove Lorenzo Careggio - Lollo per gli amici - forte di qualificate esperienze, non ultime quelle con Marco Miglioli e Niko Romito, ci propone una cucina tutto sommato facile, dai sapori netti, chiari dove la mano del cuoco è sicura ed esprime le notevoli capacità applicate per mettere in evidenza l’eccellenza delle materie prime. Idee e tecniche ineccepibili, la cucina di nonna Emma è riproposta in chiave attuale e originale.
La tartare di gamberi, melone marinato e maionese di curry è un fuori carta, fresco e riuscitissimo; il tonno di Saluzzo, una morbida, profumata gallina della provincia cuneese, sott’olio, è un inno alle campagne. Panna e fragole regala l’insieme delle declinazioni del frutto rosso, una più ghiotta dell’altra.
Quattro menu a 50 e per tutti i gusti: onnivoro, erbivoro, carnivoro e benessere; oltre a quello esploratore a 35 € e a 65 € si lascia fare lo chef. Apprezzabile che si possano incrociare le scelte, passando da una lista all’altra.
Lollo, con Marco e Alberto, sin da ragazzi, sognavano di creare un’attività per lavorare insieme: affare fatto, li ritroviamo soci in ben tre diverse realtà. Difatti, oltre che in loco, il piacere di stare tra amici viene replicato con la gestione della Cantina da Licia in via Mazzini 50 e poi da poche settimane con Casa Goffi, dietro al ristorante, ancora più vicino al Po: grazioso, spensierato spazio per aperitivi, dopocena, cocktail e brunch alla domenica. Cure e attenzioni sono le stesse, in collaborazione con i bartender de la Drogheria. Tra amici si lavora meglio, ci si capisce anche quando i punti di vista sono divergenti e ci si diverte anche!
La brigata di sala, giovane e sorridente si dimostra già qualificata: Erica, Michela e Marisella che regala interessanti e non scontati abbinamenti. Molto apprezzati l’elegante Sauvignon 2016 di Maso Thaler e il Calosso dell’azienda Domanda, a base del raro e intrigante Gamba di Pernice.
Eragoffi
Corso Casale, 117 – Torino
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