Ventiquattro maggio! Una data che non lascia indifferenti, che riporta alla memoria fatti storici indelebilmente scritti nelle nostre memorie ma che la temperatura eccessivamente altra per la stagione ci fa vivere come una ricorrenza di San Giovanni anticipata di un mese. La rischiosa scelta dell’evento all’aperto si avvera azzeccata e la terrazza ricavata nel cortile dell'AC Marriott, 5 stelle torinese, già sede degli stabilimenti Carpano, accoglie e predispone a un’atmosfera rivierasca che solo l’assenza del mare smorza.
La presentazione di tre etichette de L’Autin - piccolo vigneto in piemontese - incuriosisce e porta in città una fetta di quel territorio compreso tra cuneese e torinese, ai piedi del Monviso, così lontano e nel contempo così vicino dalle colline vitate conosciute nel modo intero, ma con le radici saldamente ancorate alla civiltà del vino. Tre bianchi che più diversi non si può, che abbracciano le più svariate tipologie enologiche e che sono il fiore all’occhiello del savoir faire di Gianfranco Cordero e Francesco Beccaria, tecnici cui non sembrano estranei i segreti alchemici che trasformano zolle e vitigni in nettari che spaziano dallo spumante metodo classico al fascinoso passito Passi di Gio con il Cupa d’Or, neonato Sauvignon Blanc, che accompagnerà aperitivi e cene estive da assaporare rigorosamente in buona compagnia. Così come mercoledì sera con Mauro Camusso e i suoi collaboratori al completo, riuniti per brindare e parlare del loro piccolo mondo con alcuni giornalisti e opinion maker, con il pensiero rivolto alle miniere di talco che diventano scrigno protettivo per l’affinamento dell’Eli Brut strizzando l’occhio alle cantine di gesso e con il Bianver, vitigno autoctono, a imprimere l’accento locale ai foresti Pinot Noir e Chardonnay.
La cucina di Alessandro Levo svolge egregiamente la funzione di accompagnare, esaltare e integrare il vino. Tratto sicuro e personale, piatti dai sapori ben individuabili in cui l’esecuzione perfetta valorizza la materia prima che rimane la protagonista. Il piccolo fritto di pesce, etereo, dà il la, l’uovo croccante con asparagi convince e il biancomangiare con le pesche impregnate dei profumi della Malvasia Moscata incanta e fa rimpiangere la fine del percorso.
Una serata nel segno di una vitivinicoltura che si erge a difesa di piccole realtà, parti fondamentali dell’italico panorama che proprio nella sua diversità ha la sua forza e il potenziale per affermarsi sempre di più, anche a livello internazionale. Il prossimo appuntamento sarà in azienda, per vedere e toccare con mano le pietre, e non è un’immagine, che sono all’origine di questa storia di uomini, passione e coraggio.
’Autin
Cantina in Barge (Cn)
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AC Marriott
Via Bisalta,11
Torino
Tel: +39. 011. 639. 50.91
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