Il Piemonte vanta tradizioni che ci riportano direttamente ai secoli passati in tempi in cui, lungi dall’ immaginare che un giorno potesse esistere la globalizzazione, ci si dilettava con bicerin, noasetti, givu e vermuth, solo per citare alcune specialità, come venivano definite allora. Certamente, il lemma vermuth o alla francese vermouth - entrambe le grafie sono ancora oggi accettate - suona poco piemontese, e deriva dal nome dell’assenzio in tedesco, proprio per via dell’Artemisia absinthium, pianta alla base del vino aromatizzato che ha trovato terreno fertile nella Torino del Settecento per arrivare, fresco e quanto mai splendente ai giorni nostri. Merito anche dell’Antica Distilleria Quaglia, oggi alla quarta generazione con Carlo al timone e una selezione di prodotti che testimonia la vitalità di un settore che tramanda ricette segrete, analizza, miscela ed elabora erbe, fiori, semi, bacche, foglie e radici. Tecniche tradizionali che strizzano l’occhio ad antichi riti alchemici con l’ausilio della tecnologia e del rigore moderno. Ciliegie di Pecetto, vini della Collina Torinese e dell’Astigiano, erbe delle Valli di Lanzo, il futuro affonda le radici nella tradizione e nel territorio e vede nella mente fervida di Federico Ricatto già nuovi nettari che presto si aggiungeranno alle decine di etichette da scoprire prima sul sito e poi in loco. Dalla Calabria, le scorze d’arance fresche, dalla Sardegna, una varietà di genepì e l’Antica Distilleria racchiude l’essenza del Bel Paese nella sua svariata, inebriante e affascinante gamma di etichette che spazia dalle grappe ai vermuth, dai liquori al rosolio, senza scordare l’assenzio e non solo. Un distillato di rigore, eleganza e operosità sabauda!
Antica Distilleria Quaglia
Viale Europa 3
Castelnuovo Don Bosco (At)
Tel: +39.011.98.76.159
www.distilleriaquaglia.it