Venerdì 17 febbraio 2017, alla faccia della superstizione e dei superstiziosi, una cena inconsueta in un ambiente prestigioso e intrigante. Due chef veri, non di quelli da operetta cui siamo, troppo spesso, abituati hanno dilettato la cinquantina di ospiti con un menu che mescolava due filosofie, due interpretazioni del territorio piemontese ma una stessa passione. Davide Odore, chef consulting del Teatro del Monastero - così si chiamerà ora il ristorante del fascinoso ex convento - e Walter Eynard, chef in pectore de La Cloche 67, che inaugurerà presto a Torino, hanno giocato e coinvolto. Dopo l'aperitivo a buffet accompagnato dal Cuvée Soleil della Cantina Produttori di Erbaluce di Caluso, il menu proponeva storione alla lavanda, crème brûlée, pralinato di fegato e tartufo nero; agnolotti ai carciofi, acqua di Parmigiano e vitello marinato; medaglione di filetto alla finanziera, semolino dolce e caponet di verdure. Il dessert, un godurioso Giandujotto fondente su crumble al caramello salato e la piccola pasticceria erano del bravo pasticcere torinese Andrea Monti. La cantina spaziava sul territorio subalpino e andava dal Fiordighiaccio, Erbaluce di Caluso Docg 2016, sempre della Cooperativa Calusiese, al Grignolino del Monferrato Casalese Doc 2016 di Casa Bello per concludere con il Barbaresco Docg 2013 della Cantina Produttori fondata da Domizio Cavazza. Le note di Giorgio Porifirio Bovero completavano una serata all'insegna del bello e del buono, al termine della quale non si poteva che dire "siamo stati bene, da rifare quanto prima". Ma quando? Pinuccia Bello, titolare de La Cloche 67 e il padrone di casa, Riccardo Moia, si sono già impegnati a riproporre la serata a Torino,quanto prima! Seguiteci, vi faremo sapere!